Verso il decreto Su pubblicità e azzardo, l’offensiva delle lobby M5s: noi andiamo avanti D’ANGELO A PAGINA 1 8 Pubblicità e azzardo, l’offensiva delle lobby Operatori e calcio temono perdite M5s: avanti, siamo per vera economia ROBERTA D’ANGELO ROMA Questione di giorni, ma pochi, per il decreto dignità. Anche Matteo Salvini garantisce. Il complesso provvedimento fortemente voluto dai 5 stelle comincia a prendere forma, anche un po’ diversa dal disegno iniziale. In parte ammorbidilo per le sanzioni, come nel caso delle delocalizzazioni. Restano gli aumenti dei contributi (0,5 per cento) dei contratti a termine da disincentivare. E anche il divieto assoluto di pubblicità dell’azzardo. Su questo punto i pentastellati a respingere le pressioni, moltiplicatesi negli ultimi giorni, delle realtà del settore. Il vicepremier leghista conferma di essere sulla stessa linea del collega Luigi Di Maio. «Sono assolutamente favorevole», dice, anche se «ci saranno dei punti da limare, ma sui principi siamo d’accordo». Anzi, Salvini sarebbe già entrato nel merito con il leader dei 5 stelle: «Ci siamo sulla sbrurocratizzazione, ta gliare gli spesometri, i redditometri, gli studi di settore». Insomma, se il decreto non ha ancora visto la luce, è «semplicemente perché la macchina ha i suoi tempi – spiega la sottosegretaria all’Econo mia, la grillina Laura Castelli. «La volontà politica è chiara e netta». E dentro, confermano i pentastellati, ci dovrà essere «lo stop totale alla pubblicità e alle sponsorizzazioni del settore dell’azzardo», per dare «un segnale di legalità e tutela dell’economia produttiva». Su questo non ha dubbi la vicepresidente del Senato Maria Edera Spadoni: «Come spiegano la Direzione antimafia e la Consulta antiusura, anche l’azzardo legale può diventare una lavatrice delle cosche. Le lobby dell’azzardo (e il collegato mondo tv e calcio) che cercano di fermare il decreto danneggiano l’economia». Di fatto, conferma la presidente della Commissione giustizia della Camera Giulia Sarti (M5s), «lo stop a qualsiasi tipo di pubblicità e sponsorizzazione legata al gioco d’azzardo prevista dal di Dignità è un segnale a favore della legalità. Sempre di più tra l’altro anche il gioco legale è la lavatrice delle mafie». Secondo i dati del procuratore nazionale antimafia Cafiero de Raho, «le mafie fatturano con l’azzardo 470 miliardi di euro», ricorda Sarti. E però le lobby alzano la voce. Specie quelle del mondo del calcio, che denunciano una perdita, m caso di blocco alla pubblicità per le squadre, di decine di mi lioni. Più di mezza serie A è legata alle società di scommesse, e – calcolano i diretti interessati- tra sponsor, pubblicità e diritti televisivi, si tratta di un giro di affari che fa del calcio una delle prime 10 industrie nazionali. Un pressing non da poco, dunque, quello che arriva dal mondo del pallone. A condividere la proposta del di è invece il Coordinamento nazionale gruppi per giocatori d’azzardo. «Con lo spauracchio deirischio illegalità inltalia-scrive il presidente Matteo lori – si è motivata l’introduzione di moltissimi giochi d’azzardo, senza mai fare i conti con le ricadute sociali che questo comportava». Anche Salvini deciso: il decreto dignità la prossima settimana. Confermata la stretta sui contratti a termine -tit_org- Verso il decreto Su pubblicità e azzardo, l’offensiva delle lobby M5s: noi andiamo avanti – Pubblicità e azzardo, l’offensiva delle lobby.
Fonte: AVVENIRE