Sfruttare gli apparecchi da gioco come un canale per il riciclaggio del denaro illegale. Secondo i giudici del Riesame, nel confermare l’impianto accusatorio dell’operazione Eclissi (32 tra membri e affiliati arrestati a gennaio per associazione mafiosa), era questo uno degli obiettivi del clan Spada, che oltre ad Ostia avevano deciso di espandere l’attività anche a Roma.
Già nel 2016 – hanno spiegato i giudici – gli Spada cercavano locali nella Capitale, soprattutto nell’area dell’Esquilino grazie al coinvolgimento di un ex esponente della banda della Magliana, per piazzare le slot, come già avveniva regolarmente a Ostia, utilizzando prestanomi.
Le indagini rivelano le protezioni imposte a 2mila euro a settimana, l’intestazione fittizia di diverse sale giochi e oltre 60 apparecchi sparsi in una ventina di locali, dal Centro al Prenestino.
Fonte: Jamma