Nell’anno 2018 quattro esercizi che offrono servizi di gioco su dieci sono stati sottoposti a controlli. Questo ha portato anche ad un incremento del 103 per cento delle sanzioni. In cima ai controlli le verifiche sul distanziometro.
La macro-categoria degli apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro è quella maggiormente soggetta a fenomeni di evasione fiscale, gioco clandestino e riciclaggio, ma anche quella più controllata.
La lotta al fenomeno del gioco clandestino, e quindi all’evasione fiscale che ne deriva, concerne prevalentemente:
-le scommesse (sia mediante rete fisica che mediante siti on line illegali);
-il gioco mediante rete fisica attraverso apparecchiature che si collegano ai siti illegali (i cd. Totem);
-la manomissione/alterazione di apparecchi da gioco con vincita in denaro.
Come riferisce l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, il fenomeno dell’evasione totale si verifica solo nel caso di gioco a distanza su siti esteri illegali anche attraverso l’utilizzo di apparecchi illeciti (i totem, appunto) che si collegano ai predetti siti. Nella fattispecie si riscontra una doppia violazione in quanto si gioca con un concessionario non autorizzato tramite l’intermediazione di qualcuno, vietata per il gioco on line. Un ulteriore fenomeno che sta acquisendo un rilievo sempre maggiore è quello relativo all’alterazione delle schede degli apparecchi da intrattenimento. Al riguardo, considerando il crescente livello di complessità tecnologica delle modalità di alterazione, l’Agenzia ha costituito un gruppo tecnico insieme al partner tecnologico Sogei e alla Guardia di Finanza per attuare un programma di controlli mirati con l’intento di scoraggiare questa pratica illegale. In tale ambito, l’Agenzia nel 2018 ha effettuato 47.860 controlli soprattutto sugli apparecchi e sul divieto di gioco ai minori Nell’ambito dei controlli eseguiti sugli esercizi che effettuano la raccolta delle scommesse e/o dotati di apparecchi da divertimento e intrattenimento, la quota degli esercizi controllati almeno una volta l’anno è stata, nel 2018, di circa il 37 per cento (pari a quasi 32 mila esercizi controllati, rispetto al numero complessivo di esercizi gestiti (circa 86 mila).
Rispetto all’anno 2017, nell’ambito dei controlli sugli apparecchi, sulle scommesse e sul divieto di gioco ai minori nelle vicinanze dei luoghi sensibili si è registrato un aumento, rispettivamente, del 3 per cento, del 15 per cento e del 63 per cento.
Per quanto concerne l’efficacia delle attività di controllo messe in atto dall’Agenzia, relativamente alle somme derivanti dall’accertamento di violazioni tributarie e amministrative, nel 2018, si registra un valore di euro 193,2 milioni, sensibilmente più elevato rispetto all’anno precedente (+103 per cento).
In particolare, l’imposta accertata è stata pari a circa 98 milioni di euro (rispetto ai 32 circa del 2017), le sanzioni amministrative irrogate ammontano a circa 21 milioni di euro (rispetto ai 20 circa del 2017), quelle tributarie a circa 74 milioni di euro (rispetto ai 44 circa dell’anno precedente). Tale risultato, secondo quanto riferisce l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, è da ricondurre soprattutto all’attività di accertamento, effettuata anche in collaborazione con le forze dell’ordine.
Sono questi i dati ufficiali relativi all’attività di controllo nell’arco dell’anno 2018.