Sono 1.075 le operazioni a rischio riciclaggio che gli operatori di giochi e scommesse hanno segnalato alla UIF – l’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia – nel primo semestre del 2017, un dato in calo dell’8% rispetto alle 1.169 del primo semestre 2016, ma in aumento del 18% rispetto alle 881 del secondo semestre del 2016.
È quanto riportano i Quaderni dell’antiriciclaggio. Quello dei giochi è uno dei settori su cui la UIF tiene alta l’attenzione: “La valutazione sovranazionale mette altresì in luce i rischi connessi con il gioco d’azzardo, con l’utilizzo di contante e beni quali oro, diamanti e opere d’arte, con meccanismi informali di trasferimento di valori (es. Hawala) e con la contraffazione di moneta” si legge infatti nell’ultima edizione dei Quaderni.
Il settore dei giochi si conferma – tra gli operatori non finanziari – quello che ha inviato il maggior numero di segnalazioni, nel primo semestre 2017 l’intera categoria degli operatori non finanziari ha infatti inviato complessivamente 1.447 segnalazioni (dato in leggera flessione rispetto alle 1.481 segnalazioni del primo semestre 2016, ma in aumento rispetto alle 1.103 del secondo semestre 2016). Nel primo semestre 2017 le segnalazioni degli operatori di gioco sono state il 2,2% di quelle totali ricevute dall’Unità di informazione finanziaria per l’Italia.
E la UIF ricorda quindi che con il Decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 90 (che recepisce la IV Direttiva Antiriciclaggio) la normativa è stata implementata, per favorire il controlli delle categorie più a rischio: ”Disposizioni specifiche sono dettate poi per le reti di agenti e soggetti convenzionati di prestatori di servizi di pagamento e di IMEL comunitari e in materia di punti di contatto centrali. Altre norme ad hoc riguardano i concessionari di gioco e le reti di distributori ed esercenti di cui essi si avvalgono”.
FONTE NOTIZIA: JAMMA