“Con il benestare dei dirigenti ADM e del sottosegretario Baretta – denuncia l’associazione AGCAI in una nota – si sta consumando ogni giorno un vero e proprio scippo dei nulla osta di esercizio richiesti dai gestori ad ADM per il tramite dei concessionari e ad essi riferibili”.
“Molto spesso – prosegue la nota – senza un valido motivo e senza una pec di preavviso, altre volte con futili motivi per anni accettati (anzi usati proprio per accaparrare clienti) come la mancanza di fideiussioni e rateazioni di Preu, oggi diventati un pretesto per risoluzioni contrattuali.
Comunque in tutti i casi non c’è traccia di riduzioni effettuate dai concessionari che rispettano i criteri del decreto del 25 luglio 2017. Si sta assistendo a blocco di macchine con percentuali di riduzione molto superiori al 34,9. In una nota di ADM mandata in data 6 ottobre a tutti i concessionari, si rammenta che «l’attuazione delle disposizioni normative soggiace al rispetto dei principi generali di equità e di parità di trattamento delle situazioni giuridiche soggettive, aspetto che assume una particolare valenza nei confronti delle azioni poste in essere da soggetti quali i concessionari di rete incaricati dell’espletamento di funzioni statali affidate in concessione. L’attuazione del processo di riduzione dell’offerta legale richiede, quindi, necessariamente, un’equa ripartizione di tale onere sulla filiera dei soggetti interessati.
È quindi opportuno che i concessionari – prosegue la nota – coerentemente con quel ruolo di naturale estensione dell’apparato amministrativo conferito dal vigente rapporto concessorio, agiscano nella concreta attuazione del suddetto processo, secondo principi di parità, imparzialità e proporzionalità propri dell’esercizio di pubbliche funzioni», conclude la nota di ADM.
Una riduzione che sarebbe dovuta essere quasi indolore se si fosse fatta con parità di trattamento fra tutti i soggetti interessati e che invece si sta trasformando in uno spostamento di tutto il mercato nelle mani dei soli concessionari che non stanno riducendo di nessuna percentuale il loro parco macchine a discapito dell’azzeramento totale di molte realtà imprenditoriali che si stanno vedendo dismettere tutto il loro parco macchine senza alcun motivo valido.
L’associazione AGCAI fa presente che oltre a denunciare questo stato inaccettabile ai dirigenti ADM e al MEF con la speranza di un loro intervento in qualità di garanti, tutelerà gli interessi di tutti gli operatori che stanno subendo questi abusi in tutte le sedi più opportune”.
Fonte: Jamma