Mentre il gioco è ancora fermo a causa del lockdown governativo, il Comune di Ragusa vara una nuova ordinanza che – in attuazione della legge regionale della Sicilia – impone un “distanziometro” di 500 metri dai luoghi sensibili per nuove le nuove autorizzazioni e per quelle con istruttoria in corso.
Con un’ordinanza sindacale che si propone di attuare la legge approvata dalla Regione Sicilia a ottobre 2020, il primo cittadino stabilisce quindi le “distanze minime dai luoghi sensibili per l’utilizzo degli apparecchi e l’ubicazione delle sale gioco e scommesse”.
In virtù della mancata fissazione di parametri validi per l’intero territorio nazionale – si legge su GiocoNews.it – il provvedimento si propone di “intervenire per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo, a tutela della comunità locale” fissando un distanziometro di 500 metri misurati secondo il percorso pedonale più breve da: istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili, centri ricreativi o sportivi, centri sportivi frequentati principalmente da giovani, strutture residenziali o semi-residenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale, strutture sanitarie, comandi di polizia, cimiteri.
Distanziometro che segue i criteri stabiliti dalla legge approvata ad ottobre, secondo la quale per i comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti (Ragusa ne ha oltre 70mila) deve essere pari a 500 metri, appunto, mentre per le città più piccole non può superare i 300 metri. Limitazioni che, evidenzia l’ordinanza, “si applicano alle nuove richieste di autorizzazione e ai procedimenti amministrativi la cui istruttoria sia in corso”.