Stop all’acquisto di gioielli e pellicce, armi, materiale pornografico. Via libera ad alimentari, farmaci e parafarmaci, articoli tecnologici (purché non di lusso), e al pagamento di bollette, affitti, rate di mutuo. Sono queste alcune delle spese che i percettori del reddito di cittadinanza potranno fare o non fare con gli importi accreditati sulla carta Rdc. Il perimetro degli acquisti ammessi (e di quelli esclusi) sarà definito da un decreto del ministero del Lavoro che è atteso in questi giorni: il testo – di cui anticipiamo i contenuti – è ora all’esame della Corte dei conti.
Di certo, come confermato in questi giorni da esponenti del governo, non si potrà usare le somme per giochi e scommesse.
Ma come funzioneranno i controlli?
«Gli esercizi che vendono i beni vietati, come le armi – fanno sapere ancora dal ministero del Lavoro – saranno esclusi dall’utilizzo della carta Rdc». Appare più difficile, invece, verificare che per questi consumi vietati non sia usato il denaro contante prelevato con la carta Rdc, ad esempio per i giochi.L’unica certezza insomma pare essere quella del limite sui prelievi in contanti.
La soglia – fanno sapere dal ministero del Lavoro – non sarà modificata. Il prelievo mensile con la carta resta dunque fissato da un minimo di 100 euro (per una persona sola) a 220 euro (la soglia massima che si può raggiungere solo se in famiglia è presente una persona con disabilità grave o non autosufficiente).