“Quella presentata oggi è un’iniziativa interessante e utile, rappresenta un servizio e uno stimolo per noi e per l’amministrazione. Viene dimostrata l’evoluzione della legislazione e della coscienza complessiva, che nel frattempo è cresciuta”.
E’ quanto dichiarato dal sottosegretario al Mef, Pier Paolo Baretta, durante la conferenza stampa alla Camera dei Deputati per la presentazione del nuovo database interattivo con cifre e numeri sul fenomeno delle slot in Italia.
“La questione della trasparenza in un settore così delicato è fondamentale e decisiva, tanto è vero che è stata oggetto di discussione nella stessa intesa del 7 settembre. Non è un caso che su esplicita richiesta delle associazioni che si occupano dell’argomento abbiamo introdotto un capitolo che prevede che l’Agenzia, gratuitamente, fornisca a Comuni e Regioni la disponibilità completa dei dati” ha proseguito il sottosegretario.
“C’è una sola osservazione tecnica da fare, il Governo si è reso conto che l’approccio ai singoli Comuni è interessante dal punto di vista analitico, ma non esaurisce dal punto di vista della complessità del fenomeno. Nella intesa in Conferenza Unificata abbiamo infatti assunto la Regione, un territorio più vasto, per potere avere un riferimento legato alle due questioni che, in misura diversa tra loro, sono esattamente il problema. Sto parlando della concentrazione di situazioni collegate al pendolarismo del gioco, che non sempre, ma in molti casi, coincide con una situazione di difficoltà sociale complessiva. Penso quindi sia necessario garantire un’interazione del territorio, serve massima omogeneità di intervento sui limiti orari, perchè se un Comune è particolarmente rigoroso mentre quello affianco lo è meno, potremmo avere un’accentuazione della mobilità” ha aggiunto Baretta.
“Noi abbiamo imposto uno stop di 6 ore durante la giornata in merito all’utilizzo delle slot, sarebbe interessante che in un ambito di territorio regionale, o sub-regionale, la individuazione di queste 6 ore sia abbastanza omogenea, altrimenti ci si sposta facilmente da un Comune all’altro e si finisce per favorire il pendolarismo del gioco, invece di ridurlo. Come Governo stiamo cercando di proporre anche omogeneità/articolazione nella distribuzione delle slot sul singolo territorio. Stiamo tagliando il numero degli apparecchi e dei punti gioco, ma la distribuzione di questi punti non è marginale, abbiamo scelto che siano le Regioni a decidere dove vengono collocati, ma bisogna stare attenti. Preferiamo una distribuzione sul territorio equilibrata, la domanda è: nel momento in cui andiamo verso la riduzione è conveniente che ci sia una concentrazione solo in determinati luoghi, oppure che ci sia una distribuzione equilibrata che tenga comunque conto dei vari vincoli urbanistici?” ha spiegato Baretta.
“Il processo non è completo ma abbiamo comunque invertito una tendenza che prima metteva davanti gli interessi economici ed erariali mentre ora si punta alla riduzione dell’offerta e alla salute dei cittadini. E’ un percorso che va fatto a tappe. Siamo partiti dalle slot perchè la sensibilità sociale, anche dell’associazionismo che si interessava, ha considerato questo il punto di partenza, ma se penso all’online, che sta diventando un’emergenza paradossalmente più grave del gioco fisico in termini di controllo – sul quale siamo ancora tutti alla prime armi – lo considero già un orizzonte sul quale continuare a lavorare da subito. Lo Stato deve mettere in conto la progressiva riduzione delle entrate, ma anche questo deve essere un processo, perchè il percorso di sostituzione con altre fonti che consentano di utilizzare quelle risorse che oggi vengono dal gioco ha bisogno di tempo. L’equilibrio dell’accordo con gli enti locali è delicato e deve essere rispettato evitando scelte come quella presa dal Piemonte. Ci siamo concentrati inizialmente sulle Awp perchè il tema era la loro diffusione. Le nuove Awp oltre ad essere collegate da remoto avranno tempi di giocata più lunghi e segnali di interruzione se si supera una certa soglia di continuità, il tutto per evitare la compulsività. Sulle Vlt abbiamo fatto un intervento di contrasto al riciclaggio riducendo da 500 a 100 euro il costo massimo della giocata. Tutto questo comporterà inevitabilmente un’ulteriore riduzione delle entrate, oltre a quella prevista dal taglio delle macchine” ha concluso il sottosegretario.
Fonte: Jamma