Luigi Di Maio sostiene che l’accordo tra la Lega e i Cinque Stelle per il nuovo Governo è ormai raggiunto. “In questo contratto abbiamo già ottenuto risultati importantissimi: il reddito di cittadinanza che non sia assistenzialismo, la flat tax equa che abbasserà le tasse a imprese e cittadini. Non sono slogan, ma di aiuti concreti. Aiuti a chi perde il lavoro, aiuti alle nostre imprese che sono le più vessate d’Europa”. E in effetti dal documento integrale di quel contratto emergono parte dei temi oggetto della trattativa tra Di Maio e Salvini. Si parla di reddito di cittadinanza la cui impronta è chiaramente a 5 stelle. Qui si addensano quei pochi numeri presenti nel contratto. Si parla di 780 euro mensili, per i quali è previsto uno stanziamento di 17 miliardi annui. La cosa interessante è che altre risorse dovrebbero arrivare da Bruxelles: “Andrà avviato un dialogo nelle sedi comunitarie al fine di applicare il provvedimento A80292/2017 del parlamento europeo, che garantirebbe l’utilizzo del 20 per cento della dotazione complessiva del Fondo Sociale Europeo per istituire un reddito di cittadinanza anche in Italia”. Sparisce quindi il riferimento al settore del gioco pubblico da cui, secondo il programma elettorale del M5S, sarebbe stato reperito almeno un miliardo di euro necessario a finanziare l’intervento.
Nel contratto si ipotizza anche il “commissariamento” del Coni. “Il Governo – si legge nel contratto – deve assumere con maggiore attenzione il ruolo di controllore delle modalità di assegnazione e di spesa delle risorse destinate al Coni”. Bisogna quindi “rivederne le competenze” e i “rapporti con altri ministeri”. “Fatta salva l’autonomia”, infatti, si prevede che il Governo “sia compartecipe delle modalità con cui vengono spesi e destinati i contributi pubblici assegnati al Coni e trasmessi alle Federazioni”. Nei fatti, un commissariamento. Si avanzano dubbi quindi sulle forme di finanziamento del CONI tra cui gli introiti dalle scommesse.
Fonte: Jamma