Adelaide Ortenzi, Direttore generale dei consorzi Criga e Get Network e membro del direttivo As.Tro, interviene a supporto della manifestazione dei lavoratori del Lazio: “Non possiamo più rimanere in silenzio di fronte allo scempio che si sta compiendo nel Lazio dove, come accade in altre poche Regioni, si sta mettendo a repentaglio il futuro di imprese, lavoratori e famiglie per inseguire un’ideologia spicciola e priva di ogni fondamento, che finisce col dare campo libero all’illegalità. E in questo caso, i dati relativi al riemergere del mercato illecito sono reali e confermati da molteplici fonti. Aumentati, peraltro, in questi ultimi mesi, anche dalle restrizioni imposte dalla pandemia”.
Secondo Ortenzi “è arrivato dunque il momento di denunciare apertamente quello che sta accadendo e le conseguenze che saranno portate dalla legge regionale che è destinata ad eliminare l’offerta di gioco legale dalla regione. Perché se quella legge non verrà cambiata sappiamo già quali saranno le conseguenze: riemersione dell’illegalità a beneficio della criminalità organizzata. Anche se forse non tutti i politici si rendono conto di quello che accadrà in seguito a quella che forse considerano una legge eticamente giusta”.
Per questo il 29 aprile “devono sapere tutti il danno economico e occupazionale che queste norme provocheranno a livello locale e le successive ricadute in termini di sicurezza, legalità e ordine pubblico. Visto che il gioco legale, oltre a garantire entrare allo Stato, è anche garanzia di sicurezza per i consumatori e un naturale antidoto contro l’evasione di cui tutti parlano, annunciando di volerla combattere, salvo poi finire col favorirla attraverso leggi scomposte e norme maldestre. Se il vero obiettivo, invece, vuole essere davvero – come crediamo – quello di tutelare le persone e le famiglie, allora il modo migliore è quello di rafforzare il settore legale e non di affossarlo, puntando sulla prevenzione, sulla formazione e sull’informazione, combattendo insieme, tra politica, istituzioni e industria, la battaglia in nome della legalità: un obiettivo comune che gli operatori del gioco combattono ogni giorno attraverso le proprie attività, ottenendo peraltro risultati straordinari che i dati degli ultimi 15 anni hanno già ampiamente dimostrato. Per questi motivi il 29 aprile in piazza Oderico Da Pordenone dobbiamo essere in tanti, dobbiamo far sentire la nostra voce”, è l’auspicio conclusivo.