“In conferenza Stato-Regioni è nata una serie di richieste affinché la tecnologia venisse utilizzata per mettere un freno alle situazioni di ludopatia, lì è nato il concetto di Awpr. La rete diventa un veicolo per educare il giocatore a porsi nel modo giusto verso i giochi, il percorso è stato lungo, parliamo di qualche anno. Oggi siamo davanti ad un prodotto che non è ancora stato valutato dal Mef, quindi si tratta ancora di una congettura, nonostante abbia elementi di concretezza perchè licenziato da Adm”. Lo ha detto Armando Iaccarino (Presidente Centro Studi AsTro), intervenendo al convegno “Awpr: il modello di business” a Enada Primavera.
“E’ un prodotto che ancora potrebbe essere modificato o addirittura cassato, anche se nessuna di queste due ipotesi mi sembra probabile. Quale è l’impatto che questo tipo di innovazione può avere nel settore stante le situazioni di difficoltà e crisi? Serve una riflessione, il modello non viene modificato da questo tipo di innovazione. Il punto su cui mi preme intervenire è relativo alle risposte che gli enti locali chiedono agli operatori del gioco senza neppure aspettare, anticipando una serie di interventi regolatori fortemente limitativi che vanno in una direzione non positiva. Il problema del settore è la percezione che si ha del gioco, non facendo differenza tra gioco lecito e illecito, viene visto come pericolo e disvalore.
Ci sono risposte serie che possono derivare dalla tecnologia con l’evoluzione degli apparecchi – ha aggiunto Iaccarino -. In parte il nuovo prodotto dà queste risposte. Credo che nessuno sappia quale sarà il risultato, ma questo prodotto può essere lo spartiacque rispetto alla situazione che stiamo vivendo, in senso positivo o negativo, può dare la possibilità di negoziare soluzioni diverse con i territori nell’attesa che con il riordino si cerchi di dare omogeneità nell’approccio al problema del gioco patologico a livello nazionale. Oggi la partita per me si gioca a livello locale. L’Awpr è uno strumento per tentare di rovesciare la percezione del gioco lecito e tornare sui concetti di presidio di legalità e sicurezza che si era avviata nel 2004. E’ importante che il settore recuperi elementi di unità, no alle segmentazioni nocive. L’Awpr può essere uno strumento anche per questo”.