Il piano del governo Arriva il “decreto dignità” ma in versione ligh [Lavoro j Stretta sui contratti a tempo causali e meno proroghe La riforma prevede che il primo contratto di ‘ durata fino a 12 mesi) sia senza causale, dal secondo con causale (a differenza di oggi), e un massimo di quattro proroghe. Se verranno indicate le causali, già dal primo contratto sarà possibile porre un termine fino a 36 mesi, per esigenze temporanee ed oggettive estranee all’ordinaria attività del datore di lavoro, nonché sostitutive. O connesse ad incrementi temporanei e non programmabili d’attività. C’è poi l’aumento dei costi contributivi di 0,5 punti dal secondo contratto. Delocalizzazioni Se l’azienda lascia l’Italia deve restituire gli incentivi Ci si rivolge C » soprattutto alle O multinazionali: in caso di cessione a titolo oneroso o di delocalizzazione all’estero dei beni e dei macchinari incentivati, con l’iperammortamento di Industria 4.0 o altri contributi, l’impresa è tenuta a restituire — attraverso una variazione in aumento del reddito imponibile — i benefici fiscali applicati nei periodi di imposta precedenti. La misura dovrebbe applicarsi anche alle delocalizzazioni all’interno dell’Unione europe. Tra oggi e domani il provvedimento dovrebbe essere esaminato dal Consiglio dei ministri. Ancora incerte le risorse Ludopatia Stop a qualsiasi pubblicità delle scommesse sportive II decreto prevede il divieto della pubblicità al gioco d’azzardo con riferimento alle scommesse sportive, culturali o artistiche, sia su radio e televisione che su stampa quotidiana e periódica, pubblicazioni in genere, poster e Internet. «Ho visto troppi padri di famiglia — ha detto Di Maio — che si sono rovinati». Il problema sarà compensare la perdita di gettito fiscale, che è assai rilevante. Tutto questo si applica anche alle sponsorizzazioni. [ Fisco Niente “split payment” solo la fine del redditometro Doveva essere la parte più corposa, invece si è praticamente svuotata. Ci sarà solo la fine del redditometro, già prevista dal precedente governo, e il rinvio a gennaio dell’e-fattura. Non si parla più invece dello “split paymet” sull’Iva, una misura che aumenterebbe il gettito e fermerebbe le frodi. Del tutto aperto il discorso delle coperture. Di rottamazioni varie e “para condoni” di sorta non c’è traccia per la ferma opposizione del ministro Tria. -tit_org- Arriva il “decreto dignità” ma in versione light.
Fonte: REPUBBLICA