Dopo anni di attese e denunce, il tema dell’ostruzionismo bancario nei confronti del gioco accede in Parlamento.
Il 19 aprile sarà il momento della verità per le tante aziende di gioco che si sono viste chiudere, in maniera ingiustificabile, il proprio conto corrente dall’istituto bancario di riferimento, quando l’Abi è attesa davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario.
In particolare sarà Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Associazione bancaria italiana, a dover aggiungere altri elementi in merito al trattamento che molte banche riservano al comparto.
Qualche giorno fa, davanti alla commissione Finanze della Camera, lo stesso Sabatini aveva assicurato: “stiamo lavorando per trovare un meccanismo che consenta da un lato il rispetto della norma Europea ma allo stesso tempo consenta a operatori autorizzati e vigilati di continuare a operare in un settore sicuramente importante anche per l’economia”. La colpa delle problematiche evidenziate dagli operatori del gioco, ha spiegato Sabatini, sarebbe delle stringenti normative europee, che richiedono il rispetto di parametri che molti operatori del gioco non sarebbero in grado di presentare.
Intanto, proprio per raccogliere segnalazioni il più possibile corrispondenti alla realtà, la Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario ha creato un form online tramite il quale cittadini, imprese e professionisti possono inserire le loro segnalazioni sulle difficoltà di accesso al credito o sulle inadempienze delle banche e delle finanziarie in relazione alle leggi dello Stato.
“Le segnalazioni – riporta la nota introduttiva del documento – verranno lette ed elaborate con la necessaria discrezione e daranno seguito ad interventi istituzionali che consentano la corretta applicazione delle leggi e l’informativa al Parlamento per il miglioramento continuo”.